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[Copertina]

OTTONE DI BANZOLE

(ALFREDO ORIANI)

FINO A DOGALI

MILANO

LIBRERIA EDITRICE GALLI
DI

C. CHIESA & F. GUINDANI

  LIPSIA e VIENNA. F. A. Brockhaus—BERLINO. A. Asher e C.
  PARIGI. Veuve Boyveau—NAPOLI. Ernesto Anfossi

1889

[Occhiello]

FINO A DOGALI

[Frontespizio]

OTTONE DI BANZOLE

(ALFREDO ORIANI)

FINO A DOGALI

  MILANO
  LIBRERIA EDITRICE GALLI
  DI
  CHIESA & GUINDANI

  LIPSIA e VIENNA. F. A. Brockhaus—BERLINO. A. Asher e C.
  PARIGI, Veuve Boyveau—NAPOLI. Ernesto Anfossi

1889

[Verso]

PROPRIETÀ LETTERARIA

Milano—Stabilimento Tip. E. Trevisini—Roma

DON GIOVANNI VERITÀ

Casolavalsenio, 25 dicembre 1885.

I.

Sono caduto il giorno tre di questo mese nel pomeriggio. La giornataera fosca. Grosse nuvole oscillavano nel cielo sotto la pressione diun vento troppo alto per essere sentito. L'aria, ancora più calda cheumida, bagnava tutte le piante come di un sudore malato.

Nella caduta non ero solo, ma fortunatamente fui solo ad azzoppirmi.

Ed ecco come avvenne.

Non so bene se raccontando questo ubbidisca alla ridicola edinesorabile vanità, che ci spinge a farci centro del mondo e a trovarenella compassione o magari nel disprezzo della gente un sollievo ainostri dolori. Soffrire non è nulla, e sarebbe forse invidiato, setutti dovessero accorgersi delle nostre sofferenze e stimarci più diprima, e sopratutto più di sè stessi. La nostra personalità afflittanel corpo cerca compensi nell'anima e, poichè questa vale più diquello, tira a credere e a far credere che gli spasimi fisici abbiano,per chi patisce e per chi vede patire, valore morale.

Invece non hanno significato che per la patologia.

Avvenne così.

La sera al caffè piccolo e fumoso, pieno di braccianti, dove vengo apassare la prima parte della notte quando villeggio a Casola, alcunigruppi di giovinotti, vantando mandati di Società Operaie, eranovenuti a scongiurarmi di rappresentare Casola ai funerali di DonGiovanni Verità. Il Municipio, dominato da tutte le bigotterie e leimbecillità proprie dei contadi, non osava andare a Modigliana.L'arciprete, il priore, i grossi elettori montanari sempre padroni,avrebbero urlato d'indignazione se Casola fosse stata ufficialmenterappresentata alle esequie di un prete, che aveva avuto il torto disalvare la vita a Garibaldi. Giù nella folla, invece, alcuni vecchigaribaldini e molti giovani socialisti strepitavano incolleriti da unainerzia che avrebbe reso Casola ridicola presso tutti i comuni dellaprovincia. Infatti i paesi di val di Senio, val di Lamone

...

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