STORIA
DEGLI ITALIANI
PER
CESARE CANTÙ
EDIZIONE POPOLARE
RIVEDUTA DALL'AUTORE E PORTATA FINO AGLI ULTIMI EVENTI
TOMO IV.
TORINO
UNIONE TIPOGRAFICO-EDITRICE
1875
[1]
Di età la più felice del genere umano furono daalcuno qualificati gli ottantaquattro anni dalla morte diDomiziano a quella di Marc'Aurelio; e il nome degliAntonini restò così caro ai Romani, che i successoril'aggiunsero al proprio, sebbene non curassero meritarselo;anzi da quel punto si manifesta più apertamente,e senz'ammanti di giurisdizione civile, ildespotismo militare; pessima fra le tirannidi, perchèsoffoga le passioni che sono vita della società.
Lo aveva preparato Augusto coll'incarnare nello Statola forza militare per mezzo delle guardie pretoriane.In onta dell'antica costituzione, erano aquartierate inItalia; poi Tiberio, col pretesto d'esimere le altre cittàdagl'incomodi alloggi e di mantener meglio la disciplina,stanziò le loro dieci coorti sui colli Quirinale e Viminale,in un campo fortificato donde padroneggiavanoe minacciavano Roma; Vitellio le crebbe a sedicimila.Erano più che bastanti a tener in freno qualche milionid'inermi; ma guaste negli ozj d'un'opulenta città, vedendodappresso i vizj del regnante e la fiacchezza delgoverno, si persuadevano che nulla resisterebbe allaloro forza, e come arbitri assoluti, davano e toglievanol'impero, non per altro, sovente, che per la speranza deldonativo. Gl'imperatori per connivenza ne dissimulavanol'indisciplina, ne compravano il favore e il voto,che esse pretendevano poter dare quali fiore e rappresentantidel popolo; i loro capitani nei casi di Stato[2]sedevano giudici[1], col qual mezzo superarono dipotenza i consoli stessi, e contribuirono a sfasciare ilsenato. Quando poi Comodo nel prefetto del pretoriounì al militare comando un'autorità civile, come ministrodi Stato e presidente al consiglio del principe, quelladignità divenne la prima dell'impero, e se ne gloriaronoUlpiano, Papirio, Paolo, Modestino ed altri giureconsultidi primo grido.
Se la suprema podestà apparteneva alla forza, perchèanche le legioni di provincia non sarebbonsi arrogatodi salutare imperatore colui che fossero disposte asostenere colla spada? Massime dopo il tempo chedescrivemmo, essendo gli eletti per lo più stranieri,spesso contendenti un coll'altro, scelti fra soldati, ecostretti a vivere nei campi, l'impero vestì sembianzeaffatto militari, e l'imperatore non fu il primo magistratodi Roma, ma il generale degli eserciti, e suaprincipale e quasi unica cura il contentar questi o frenarli.Ma attesochè l'estensione dell'impero obbligavaa mantenerne molti, l'uno per gelosia chiarivasi nemicoall'imperatore che fosse eletto dall'altro esercito. Dopoche, coll'estinguersi la famiglia dei Cesari e le succedutevide' Flavj e degli Antonini, neppure un'ombra dilegittimità sosteneva que' principi di ventura, i soldatisentirono di poterli fare e disfare, alzar sullo scudo otrafiggere colle spade.
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