BIBLIOTECA NUOVA
PUBBLICATA DA G. DAELLI

IL RE DEI RE

Stabil. tip. già Benietti, diretto da F. Gareffi.

IL
RE DEI RE
CONVOGLIO DIRETTO
NELL'XI SECOLO

PER
F. PETRUCCELLI DELLA GATTINA

VOL. I.

MILANO
G. Daelli e C. Editori.

1864.

(p. 5)LIBRO PRIMO
IL PLACITO.

(p. 7)Per chi ama la storia sbadiglio, come quella del Guicciardini e del Botta, questo libro è romanzo.

Per chi ama il romanzo, come quello di Paul de Kock, di Paul Feval o di Soulié, questo libro è storia.

A chi si delizia della storia-dramma di Michelet, della storia in azione di Balzac, di Vittor Hugo, di Dumas, queste pagine sono leggere.

Esse sono dei freschi di un secolo di giganti.

(p. 9)I.

Ben m'accorsi ch'egli era del ciel messo,
E volsimi al maestro, e quei fe' segno
Ch'io stessi cheto ed inchinassi ad esso.
Ah! quanto mi parea pien di disdegno!
Giunse alla porta e con una verghetta
L'aperse, chè non v'ebbe alcun ritegno.
O cacciata dal ciel gente dispetta,
Cominciò egli in sull'orribil soglia,
Ond'esta tracotanza in voi s'alletta?

Inf., canto IX.

La mattina 26 giugno 1070 nella badia di Montecasino era affaccendatomovimento. Frati che ivano e redivano pei chiostri colonnati recandovasi sacri e ricchi panni di chiesa, scudieri che lustravano usberghie giacchi di maglia, palafrenieri attenti al governo di numerosicavalli, damigelli che dalle cucine servivano succulenti asciolvere aipadroni negli assegnati appartamenti, oltre numero molto di vassalliintenti a servigi diversi dell'abadia, e grossa folla di chierici cheaccompagnavano i vescovi. Tutti trovavano alcuna cosa a dire, alcuncomento a fare sulla povertà santa dei frati, ricevendo e comunicandoordini, ghignazzando, motteggiando. Erano nell'abadia quarantatrèvescovi, e dieci arcivescovi, Sergio duca di Napoli, Gisulfo IIprincipe di Salerno e i suoi fratelli, Sergio duca di Sorrento,Riccardo principe di Capua con Giordano suo figlio e Rainulfo suofratello, Landolfo principe di Benevento, i conti di Marsi, emoltissimi tra baroni normanni e longobardi di minor conto, evalvassori, ed uomini liberi. Infine vi era papa Alessandro II concodazzo pomposo di laici ed ecclesiastici. L'abate Desiderio avevaristaurata la chiesa, ed invitato il papa a consacrarla. Ed onde alpontefice fosse resa maggiore onoranza, tutt'i sopra detti signorivennero sollecitati di preghiere molte a recarsi al monistero. Cosìche corte splendida al di là dei desiderii si ragunava intorno adAlessandro, di queste vanità mondane ghiotto; superbo nei modi;svogliato nel condurre gli affari.

Nè per vero bisogna ingollarsi che papa Alessandro si togliesse al suodolce far niente di Roma solamente per compiacere l'abate. Avevasibbene riposto pensiero che in lui tutt'i dì teneva desto il suocancelliero e consigliere. Al quale pensiero non avrebbe mai potutodare altrimenti vigore, e forse vita, se non in occasione tantosolenne. Che perciò, nell'accettare l'invito, destramente all'abateinsinuò di raccogliere a Montecasino quanto più di vescovi e baroni,onde i semi

...

BU KİTABI OKUMAK İÇİN ÜYE OLUN VEYA GİRİŞ YAPIN!


Sitemize Üyelik ÜCRETSİZDİR!